
L'IMPEGNO GREEN DI INTERLIFE
AMBIENTE E SICUREZZA ALIMENTARE
La piantumazione
I benefici per l'ambiente
A partire da quest'anno, Interlife Onlus, per ogni donazione effettuata, piantumerà un albero in India e in Africa.
I benefici della piantumazione sono tantissimi, eccone qui citati solo alcuni:
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Nelle aree urbane la piantumazione di alberi può ridurre la temperatura dell'aria di 2-8°C
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Gli alberi di grandi dimensioni filtrano gli inquinanti e il particolato fine
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Gli alberi maturi regolano il flusso dell’acqua e ne migliorano la qualità
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Un singolo albero può assorbire fino a 150 kg di CO2 all’anno e sequestrare carbonio dall’atmosfera, contribuendo così a mitigare il cambiamento climatico
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Gli alberi forniscono habitat, cibo e protezione a piante ed animali, arricchendo così la biodiversità
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Gli alberi possono fornire cibo sotto forma di frutta, noci e foglie

I benefici per le persone
I numerosi benefici che la piantumazione di alberi porta a livello ambientale sono strettamente connessi ai benefici nutrizionali che essi garantiscono alla persona, eccone citati alcuni relativi, ad esempio, alla piantumazione di alberi di moringa.
Innanzitutto essi donano sicurezza alimentare, perché è possibile mangiarne non solo le foglie, ma anche cuocere i suoi baccelli immaturi, che sono ricchi di fibre, magnesio, manganese e potassio.
È possibile consumare i suoi semi, tostandoli o bollendoli. Questi ultimi contengono un'altissima concertazione di vitamina C, vitamine del gruppo B e sali minerali.
Inoltre, anche le sue radici sono ottime per scopi alimentari, contenendo moltissime fibre, vitamine e una parte di proteine.
Soffermandoci sulle foglie, esse contengono:
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proteine di elevato valore biologico
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vitamine A, B, C ed E
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molti sali minerali come calcio, ferro, potassio
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fibre
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antiossidanti come i polifenoli e acidi grassi, soprattutto omega 3.
La piantumazione di moringa, quindi, è un'ottima metodologia sia per l'impatto ambientale che essa apporta, sia per l'intrinseca capacità dell'albero di essere "interamente commestibile", andando quindi a ridurre, in maniera esponenziale, il fenomeno di malnutrizione, molto comune in Africa e India, in particolare nei bambini.